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Maratona mondiale: doppietta etiope oro Desisa, argento Geremew, dodicesimo Yassine Rachik


La maratona mondiale di Doha riserva la sorpresa di una nottata, si corre alla mezzanotte locale, con temperature quasi normali, 30° con il 40% di umidità, rispetto alla fornace della maratona femminile e delle gare di marcia. Quindi nonostante la partenza timorosa di quasi tutti i favoriti, con la meteora Ayala da Paraguay che fa corsa di testa per 20 km per poi ritirarsi, la seconda parte diventa gara vera, e non solo sopravvivenza, con la progressiva eliminazione dei favoriti, fino ai chilometri finali, dove restano in 4 giocarsi le medaglie, con il primo degli europei, il britannico Hawkins che tenta il colpo avendo recuperato keniani ed etiopi proprio nel finale.
Callum Hawkins, quarto due anni fa al mondiale di Londra, aggancia i battistrada Kipruto, Mokoka, Geremew e Desisa al 40° km. All’ultimo chilometro, il duo etiope che non aveva tirato un metro, si mette davanti, allunga e fa doppietta.
L’oro mondiale va a Lelisa Desisa, in 2h10’40”, un crono impensabile alla vigilia, ripensando al caldo dei giorni scorsi. L’Etiopia a diciotto anni dall’ultimo successo iridato a Edmonton, fa grande doppietta con il secondo posto di Mosinet Geremew in 2h10:44. Completa il podio africano il keniano Amos Kipruto, terzo in 2h10:51, che è riuscito a rintuzzare l’attacco dello scozzese Callum Hawkins, ancora quarto in 2h10:57.

Tre gli azzurri in gara. Per Yassine Rachik dodicesimo posto in 2h12:41, al termine di una gara coraggiosa e sempre nel gruppo degli inseguitori dei battistrada. L’azzurro chiude due posizioni avanti al campione mondiale di Londra Geoffrey Kirui, seguito a soli tre secondi dall’altro azzurro Eyob Faniel, che chiude quindicesimo in 2h13:57.

“Ho cercato di correre in progressione, stavo molto bene come ho dimostrato – le parole dell’azzurro Rachik bronzo europeo di Berlino, che quest’anno è sceso a 2h08:05 a Londra – ho avuto un problema all’anca dal 34esimo km, non riuscivo più a spingere e ho pensato che non sarei riuscito a finire la gara. Ma ho tirato fuori la grinta per la maglia azzurra ed essendo il mio primo Mondiale non potevo far altro che onorarlo. Dopo aver visto la gara femminile e la marcia avevo paura di saltare da un momento all’altro, quindi ho corso con un po’ di timore ma sono riuscito a ottenere una posizione che mi soddisfa”.
Faniel, nell’unica maratona dell’anno, gravitato a lungo intorno alla ventesima posizione, ha recuperato nel finale chiudendo a tre secondi dal campione del mondo uscente Geoffrey Kirui. Per Daniele Meucci il ritiro al trentesimo chilometro, vittima di problemi gastrici.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.